La caratteristica principale dell’anoressia nervosa è il rifiuto del cibo a causa della paura di ingrassare e dalla necessità di controllare l’alimentazione, malgrado l’appetito ci sia. Per evitare di ingrassare chi soffre di anoressia nervosa mette in atto una serie di comportamenti tipici del disturbo quali seguire una dieta ferrea, fare esercizio fisico in maniera eccessiva, indursi il vomito dopo aver mangiato anche piccole quantità di cibo.
Nell’anoressica si evidenziano una perdita di peso rilevante, oltre il 15% del peso considerato normale per età, sesso e altezza, una forte paura di ingrassare anche quando si è in sottopeso, una percezione distorta del proprio aspetto fisico e un’errata interpretazione di vivere il peso, la taglia e le forme corporee e, infine, la scomparsa delle mestruazioni.
Possono esserci persone affette da anoressia nervosa che si sentono grasse in riferimento alla totalità del loro corpo, altre che pur ammettendo la propria magrezza, si percepiscono come “troppo grasse” in alcune parti del corpo, in genere addome, glutei, cosce.
Si distinguono due forme di anoressia nervosa: l’anoressia restrittiva, forma in cui il dimagrimento è causato dal digiuno e dall’intensa attività fisica, e l’anoressia con bulimia, forma in cui la persona mette in atto comportamenti che insieme al digiuno servono a diminuire il peso corporeo (abuso di lassativi e/o diuretici, vomito).